Oracolo della Sibilla Tanzania BIG FIVE PARCO TARANGIRE LAGO MANYARA PARCO SERENGETI CRATERE NGORONGORO
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Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa.
Non l’avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo, di notte,
tendevo l’orecchio, pervaso di nostalgia.
(Ernest Hemingway)

ALLA RICERCA DEI BIG FIVE

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Partiti da Milano alle h. 23 ci attende uno scalo ad Addis Abeba verso le 6 del mattino, questo è il più grande aeroporto d'Etiopia e di tutta l'Africa Orientale, oggi snodo principale della Ethiopian Airlines con la quale abbiamo viaggiato e ci siamo trovati molto bene.
Ci aspettano quattro ore di attesa “in attesa” della Tanzania e ci troviamo in un caos pazzesco, fra centinaia di persone che corrono con le carte d'imbarco in mano...Inoltre piove e non fa per niente caldo!
Verso le 11 finalmente decolliamo alla volta di Kilimanjaro Airport ad Arusha dove atterreremo un paio d'ore dopo, all'arrivo direttamente in aeroporto sbrighiamo le pratiche per ottenere il visto pagando 50 euro o dollari e finalmente il nostro tour in Tanzania parte proprio da questa città, la cosiddetta capitale mondiale del safari!
È capoluogo del distretto omonimo e della regione omonima, si trova su un altopiano della Grande Rift Valley fra la pianura del Serengeti, il cratere del Ngorongoro, il lago Manyara, il Tarangire National Park e il Kilimangiaro, da Arusha partono tutti i safari verso i parchi del Nord.
La nostra guida Louis (madre tanzaniana e padre italiano) ci accompagna a fare un giro in città, abbiamo a disposizione una jeep 4x4 con tetto apribile e ci troviamo in un via vai di fuoristrada e guide che accompagnano i turisti alla scoperta della Tanzania, le strade sono colme di donne e bambini avvolti in abiti colorati tra frutta, verdura e spezie... La sera ceniamo e pernottiamo presso il delizioso Planet Lodge immerso nel verde, fra alberi fiori e piante, dove veniamo accolti come consuetudine da queste parti, con le salviettine bagnate per rinfrescarsi e pulirsi il viso dalla sabbia del safari e ci vengono offerti degli ottimi succhi di frutta.
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PARCO DEL TARANGIRE

Il giorno seguente, dopo una ricca colazione (per quanto ci riguarda una scorpacciata di frutta ovviamente buonissima) partiamo per il nostro primo giorno di safari verso il Parco del Tarangire... che emozione!
Il parco prende il nome dal fiume Tarangire, che lo divide in due metà ed è famoso per le sue mandrie di elefanti e i maestosi baobab.
Qui passiamo l’intera giornata e i nostri occhi si portano a casa un bel bottino di animali: elefanti, zebre, antilopi, gnu, facoceri, dik dik, bufali e tantissime specie diverse di uccelli dai colori sgargianti... Poterli ammirare e fotografare dalla jeep è un qualcosa di indescrivibile!
Questo primo giorno di safari si conclude con cena e pernottamento in un luogo davvero suggestivo, il Sangaiwe Tented Lodge, posto su un’altura, dove le camere sono un accampamento di grandi “tende” arredate in stile africano ed elevate su palafitte con il tetto in legno e terrazza privata.
Dopo l’ottima cena a lume di candela, veniamo scortati al nostro alloggio da una guida masai e da qui è severamente vietato muoversi fino al mattino, poiché di notte circolano gli animali della savana... sentire che si aggirano attorno alle tende, udire i loro versi è emozionante!
Dopo aver dormito benissimo in un enorme letto a baldacchino, ci alziamo all’alba per vedere il sole sorgere e dalla nostra terrazza privata godiamo di un panorama mozzafiato su tutto il parco... si fa davvero fatica a lasciare un posto così bello!

CURIOSITÀ: CHI SONO I BIG FIVE?

Sono i cinque animali africani per eccellenza, alcuni dei più grossi della savana e del Sudafrica: elefante, leopardo, leone, rinoceronte, bufalo.
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LAGO MANYARA

Il nostro safari alla scoperta dei Big Five continua alla volta del Parco Nazionale del Lago Manyara, situato tra il Tarangire e il Ngorongoro è uno dei parchi con la più alta biodiversità della Tanzania.
In una superficie di soli 330 kmq, 220 sono occupati dal lago e vi si trova una grande varietà di ecosistemi come zone acquitrinose, distese pianeggianti della savana e foresta tropicale.
Appena entrati nel parco veniamo “accolti” da un gruppo di elefanti che stanno mangiando sul ciglio della strada scuotendo i rami degli alberi, proprio come si vede nei documentari!
Ci fermiamo ad osservarli dalla nostra jeep e vi confesso che un brivido attraversa la mia schiena nel trovarmeli così vicini... Sono enormi e così belli da osservare nel loro habitat, la guida ci raccomanda di parlare a bassa voce per non infastidirli.
Durante l’arco della giornata vediamo molti animali: bufali, ippopotami, un’infinità di babbuini, zebre, giraffe, tantissimi uccelli e riusciamo anche a vedere i leoni sugli alberi!
Infatti solo in questo parco, questi predatori infastiditi dal suolo umido e infestato di insetti, hanno l’insolita abitudine di salire sugli alberi.
La nostra guida ci porta a vedere una sorgente di acqua bollente all’interno del parco, ci spiega che toccare quell’acqua porta fortuna e noi ovviamente lo facciamo, ma con cautela, è davvero ustionante!
Proseguiamo con una bella passeggiata rilassante su un pontile del lago per poi proseguire con il nostro safari fino al tardo pomeriggio.
Degna conclusione di una splendida giornata, il Kudu Lodge, dove pernotteremo ci lascia a bocca aperta, immerso nel verde, tra piante e fiori di ogni genere, è davvero rigenerante e poiché la temperatura si è notevolmente abbassata in camera abbiamo anche un caminetto acceso...
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PARCO NAZIONALE DEL SERENGETI

E siamo giunti al nostro quarto giorno di safari, verso il Parco Nazionale del Serengeti attraversando la Ngorongoro Conservation Area, gli altopiani del Ngorongoro, dove - ci dice la nostra guida - farà freddo e infatti ci muniamo di felpe e giacche a vento.
Superati gli altopiani tornano il sole, il caldo e la polvere delle strade sterrate, che alla fine di ogni safari ci troviamo addosso.
Lungo la strada vediamo tanti piccoli villaggi di Masai e il lago Magadi, un luogo suggestivo che sembra un paesaggio lunare.
La strada per arrivare, 3 h circa è stata lunga e impervia, ma che emozione trovarsi alle porte del Serengeti, un selfie è d’obbligo!
Questo è il parco più famoso della Tanzania, conosciuto per le sue pianure sconfinate (il suo nome significa appunto pianura senza fine), la migrazione degli gnu, i branchi di leoni e altri predatori come iene, ghepardi, leopardi, coccodrilli.
Con una superficie di 15.000 Kmq ospita una grande densità di animali, big five compresi ed il suo ecosistema prevalente è quello della savana, con pochi alberi alti, che rendono più facile l’avvistamento degli animali.
E infatti di animali ne abbiamo visti tantissimi...un ‘emozione forte avere a pochi metri da noi i leoni e le leonesse con i bellissimi cuccioli e un ghepardo che si riposa all’ombra di un albero.
La sera alloggiamo in un magico campo tendato, il Kati Kati Tented Camp, perfetto per vivere pienamente l’atmosfera africana!
Il campeggio è totalmente immerso nella savana, composto da diverse tende distanziate tra loro, spaziose, pulite, confortevoli e dotate di ampio bagno.
Al centro del campo c’è una tenda più grande dove vengono servite colazione, pranzo e cena. Di fronte alla zona pranzo c’è un grande braciere, sempre acceso al calar del sole, che il personale chiama “televisione” dove gli ospiti vengono invitati a sedersi per bere qualcosa e vivere momenti unici a contatto con la natura... e credetemi la vera tv non ci è mancata per niente!!!
Il Un momento molto caratteristico è stato quello della doccia: all’esterno della tenda c’è un grande secchio che viene riempito di acqua, scaldata da pannelli solari, che viene tirato su tramite una corda che scorre su una carrucola ad un’altezza tale che consente l’uscita dell’acqua per caduta. Non ci crederete, ma l’acqua è sempre calda al punto giusto! Dopo cena veniamo rigorosamente scortati nel buio della savana alla nostra tenda e dormire sentendo gli animali che si avvicinano, udire i loro versi o vedere i loro occhi nel buio è un altro ricordo incancellabile di questa esperienza africana... le tende sono dotate di finestre-zanzariere con cerniere che di notte si possono aprire proprio per osservare gli animali, ma in totale sicurezza all’interno della tenda! Una raccomandazione: non lasciare mai le scarpe fuori dalla tenda, altrimenti non si trovano più... le iene divorano tutto! Il mattino seguente dopo la colazione recuperiamo i nostri pranzi al sacco, preparati dal gentile personale del campo (sulla mia scatola scrivono “dada simba” (sorella del leone, per la mia folta chioma!) e dedichiamo ancora una giornata all’avvistamento della fauna selvatica nel Parco del Serengeti, una delle regioni più rappresentative dell’ecosistema della savana subsahariana e una delle maggiori attrazioni turistiche di tutta l’Africa orientale.
Anche durante questa giornata passata sulla jeep, attraversando piccoli corsi d’acqua, sentieri impervi, strade sterrate vediamo tantissimi animali: leoni, leopardi, antilopi, gazzelle, mandrie di gnu, di zebre, di elefanti, famiglie di babbuini e cercopitechi, diverse specie di uccelli dai colori vivaci...
Pranziamo davanti alla cosiddetta hippo pool dove possiamo osservare gli ippopotami!
Semplicemente meraviglioso, per quanto mi riguarda starei ore ed ore ad osservarli in natura...
Dopo la giornata di safari ci aspetta un’altra notte magica nel campo tendato...
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CRATERE DEL NGORONGORO

Dopo la colazione lasciamo il Kati Kati tented Camp a malincuore, alla volta del Cratere del Ngorongoro, siamo impazienti di esplorare questa nuova zona, ma allo stesso tempo un po' tristi, perché questo è il nostro ultimo giorno di safari.
Passando per la Ngorongoro Conservation Area, scendiamo nel cratere del Ngorongoro, uno dei luoghi più affascinanti d’Africa.
Si trova a 2.200 m sul livello del mare, misura oltre 16 km, è la più grande caldera intatta del mondo.
Sulla corona del cratere corre un’unica strada sul versante meridionale, ci sono quattro strade che collegano la corona con l’interno del cratere e il percorso di discesa richiede circa mezz’ora. La vista panoramica dal bordo del cratere è davvero mozzafiato! La savana occupa la zona più interna del cratere, alternandosi a tratti di palude e zone aride, mentre al centro si trova un lago. Ospita 30.000 animali e una grande varietà di uccelli, tutti stanziali, grazie alla presenza del lago.
Qui ci sono tutti i Big Five e tanti altri animali come gnu, gazzelle, zebre, antilopi, iene, sciacalli, facoceri, struzzi, ghepardi, ippopotami... tutto questo in un contesto paesaggistico unico, indimenticabile!
Il nostro safari volge al termine e noi abbiamo già il cosiddetto mal d’Africa...
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